Paesaggi urbani
"la base della pratica sperimentale che sostiene in ogni ambito la mia ricerca"
Attraverso i paesaggi urbani, la monumentalità ‘piena’ degli edifici ed in particolare le propaggini a nord dei nostri sguardi ordinari ed ordinati, tento di raccontare il vuoto. Questa volontà di fuga visiva impatta con la prima porzione di cielo a portata di mano e di uomo, le geometrie dei palazzi si stagliano là come cicatrici sul vuoto. Lo potrei definire una sorta di laica brama d’infinito, il primo disponibile allo sguardo.
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